Per la valutazione della funzionalità renale e della funzionalità epatica, comprese epatiti virali e cirrosi.

Per la valutazione della funzione pancreatica. Pancreatite acuta, ostruzioni da calcoli. Controllo dei disturbi della digestione ("cattiva digestione" o "bruciore di stomaco")

Per la valutazione del corretto equilibrio dei liquidi intra ed extra cellulari all'interno dell'organismo. Disidratazione, diarrea e vomito prolungati, malattia renale tubolare, bruciori, affezioni renali da perdita di sali.

Per la valutazione dei processi di calcificazione ossea, coagulazione e regolazione neuromuscolare. Malattie paratiroidee e renali croniche.

Si tratta di un valore con una funzione protettiva, infatti mettendolo a confronto con il valore del Colesterolo Totale, l'HDL è uno dei principali mezzi di prevenzione delle dislipidemie e del rischio cardiovascolare.

Per la valutazione delle funzionalità epatiche, renali e del midollo osseo. Disturbi metabolici e malnutrizione.

Per la valutazione dei disturbi metabolici e renali, compresi insufficienza renale e calcoli renali. Come monitoraggio del diabete mellito e della terapia dietetica e farmacologica dei pazienti affetti da gotta.

Utile per differenziare un'insufficienza renale acuta da un'infezione acuta (sepsi).

Valutazione preventiva del rischio di un evento cardiovascolare nei pazienti secondo il metodo di Framingham. I risultati sono validi soltanto per gli adulti che hanno già compiuto il ventesimo anno di età e che non hanno ricevuto diagnosi di malattie cardiache o diabete. Si tratta di calcoli teorici, basati su dati epidemiologici, da prendere con le dovute cautele.

Per la valutazione generale della funzionalità epatica, dello stato osseo dell'anziano (osteoporosi) e per il monitoraggio dell'accrescimento strutturale e corporale di ragazzi e adolescenti.

Per la valutazione della funzionalità epatica (sofferenza epatica acuta e cronica da epatiti, cirrosi, dislipidemia, obesità, cardiopatie). Utile anche per il monitoraggio di terapie protratte con farmaci che influenzano la funzione epatica (antiepilettici, ipolipidemizzanti, antimicotici, contraccettivi orali, anticoagulanti).

Per il monitoraggio dell'attività enzimatica muscolo-scheletrica e del rischio cardiovascolare. In soggetti sottoposti ad attività muscolare intensa, come gli atleti in allenamento o i marciatori, anche se dilettanti, il livello della CK può essere elevato, ma non è indicativo di una patologia.

Per la valutazione della funzionalità epatica, Ostruzione delle vie biliari. Cirrosi alcolica.

Per la valutazione del metabolismo lipidico e del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari su base aterosclerotica, soprattutto se in presenza di ipertrigliceridemia, diabete mellito, obesità, fumo, ipertensione, vita sedentaria e stress.

Per la valutazione della funzionalità renale e del metabolismo proteico. Pazienti cardiopatici ed epatopatici in trattamento farmacologico e pazienti con problemi renali e muscolari per i diabetici e gli anziani.

L'indice di rischio è considerato accettabile quando risulta inferiore a 5 nell'uomo e 4.5 nella donna.

Per la valutazione della funzionalità renale. Se la velocità di filtrazione del sangue attraverso i glomeruli (capillari arteriosi presenti nei reni) diminuisce, questo è indice di una ridotta funzionalità renale. Parametro utile per stabilire precocemente la presenza di un danno renale o per monitorare nel tempo coloro che sono già affetti da una nefropatia cronica.

I dati ottenuti con il servizio di autoanalisi sono da considerarsi puramente indicativi, e per questo non possono sostituirsi alla valutazione clinica del medico.

Seguire sempre tutte le raccomandazioni del proprio medico curante.

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Per la valutazione della funzionalità epatica. Epatopatie lievi, acute e croniche, ostruzioni biliari, epatiti da alcol (cirrosi). Il suo confronto con i valori della AST consente una valutazione più completa della salute del fegato.

Per la valutazione dei processi di calcificazione ossea, coagulazione e regolazione neuromuscolare. Malattie paratiroidee e renali croniche.

Per la valutazione della funzionalità renale. Il confronto tra i valori della Creatinina e quelli dell'Urea, permette una valutazione più accurata di eventuali patologie a carico dei reni (insufficienza renale, coliche renali, disturbi urinari), Controlli periodici utili anche a cardiopatici, ipertesi e diabetici,

Per la valutazione della funzionalità epatica e delle vie biliari, comprese epatiti ed ostruzioni della cistifellea. Come controllo dei disordini congeniti del metabolismo dell'emoglobina, alterazioni quali itteri congeniti (colorazione lievemente gialla della cute).

Per la valutazione del metabolismo lipidico e del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Particolarmente utile in caso di iperlipidemia, diabete, ipertensione, insufficienza renale, sofferenza epatica (ittero, pancreatite), cardiopatie e obesità.

Utile per valutare patologie renali e infiammatorie.

Per garantire una protezione ottimale dalle malattie cardiovascolari, il rapporto LDL/HDL dovrebbe essere inferiore a 3 (possibilmente vicino a 1).

I valori di globuline nel sangue aumentano in presenza di stati infiammatori.

Fattore di rischio teorico di sviluppare malattie ateriosclerotiche e cardiovascolari.